Ferm-ARTI
Dal 25 novembre (fino al 29 dicembre) nel padiglione espositivo dell’Auditorium Unità d’Italia, prenderà il via Ferm-ARTI L’arte contro il femminicidio’ l’esposizione di venti artisti del panorama locale e nazionale che si sono messi a disposizione al fine di lasciare un segno forte attraverso l’arte. Con un faro sempre acceso sulle donne attraverso un cartellone artistico-culturale patrocinato dall’Amministrazione Comunale di Isernia, la Camera di Commercio del Molise, l’Associazione ‘Ti amo da morire’ e l’Ordine degli Architetti di Isernia: sotto la lente di ingrandimento, il tema della violenza sulle donne sarà approfondito con due incontri a cura di ‘Ti amo da morire onlus’ e la dottoressa Maria Giuditta Lembo, rispettivamente il 17 e 22 dicembre alle ore diciotto; contributi musicali di grande spessore con Marilin and the Wilwood Flowers (25 novembre), Lino Rufo (il 17 dicembre) e Frida Neri (29 dicembre) e teatro con un monologo di Asia Franceschelli (9 dicembre). Si conclude il 29 dicembre con la presentazione del catalogo, con testo critico a cura di Tommaso Evangelista (critico d’arte).
“La bellezza di questo evento è stata proprio nella coalizione tra tutte le parti al fine di trasmettere un messaggio importante e diffondere cultura – spiega l’Architettto Rosamaria Faralli, referente molisana dello studio dMake promotore dell’evento – In questa occasione l’ARTE viene intesa come strumento per sviluppare una maggiore presa di coscienza nei confronti di un fenomeno così tragicamente diffuso nel nostro paese per il quale è inevitabile pretendere una risposta non solo giudiziaria ma anche culturale ed educativa”. L’evento è in collaborazione con numerose associazioni della città: a partire dal prezioso contributo e patrocinio di “Ti amo da morire onlus,” associazione nata per perseguire finalità di solidarietà sociale nei confronti delle persone svantaggiate: attraverso uno “Sportello dʼAscolto Legale e/o Psicologico” fornisce consulenze qualificate e supporto tecnico da parte di avvocati, psicologi, sociologi e assistenti sociali (numero verde 800-642328) e promotrice, per l’occasione, di una tavola rotonda prevista domenica 17 dicembre alle ore 18:00 dal titolo ‘Contro il femminicidio e la violenza di genere’.
Hanno partecipato, con un supporto tecnico, anche le seguenti associazioni:
Molisanissimo, Spazio Cent8anta – Galleria d’arte, cultura e società, Le Cose-Associazione Culturale, Promozione Donna e Cartello Cultura Preistoris.
“Come sempre – sottolinea Rosamaria Faralli – gli artisti, capaci di recepire e soprattutto comunicare attraverso un canale privilegiato con l’anima dell’osservatore, riescono a svegliare le coscienze. Per questo motivo, nelle giornate dal 18 al 20 novembre, sempre presso l’Auditorium, sarà realizzato un murales dall’artista Argentino Alaniz, mirato a promuovere la lotta contro la violenza sulle donne che verrà dedicato dall’Amministrazione Comunale al ricordo di Stefania Cancelliere con una targa”.
Lo staff ringrazia tutte le persone che hanno dato il loro contributo agli eventi, gli artisti, i patrocini, i partners e gli sponsor senza i quali questo evento non sarebbe stato possibile.
Un ringraziamento va anche a tutte le associazioni culturali operanti sul territorio molisano che hanno allestito la sala dell’Auditorium nel corso degli anni con il loro lavoro su progetti per la comunità.
L’opera “Peccato originale” vuole raccontare il conflitto tra l’ Uomo, rappresentato da un Fuoco Nero distruttore, e la Donna, raffigurata da un cerchio di Fuoco Bianco che assume anche la forma del simbolo del femminile, del pianeta Venere e del rame dal quale prende il colore. Questo antico conflitto, in atto fin dall’origine dei tempi, si estremizza sfociando nell’immane tragedia del femminicidio svelando tutta la violenza e la fragilità maschile. Sullo sfondo, un atto di dolore cancellato, diviene icona di fallimento e dell’incapacità dell’Uomo di far fede alle proprie promesse, nonostante i “pentimenti” e l’ appartenenza ad una cultura religiosa che però non riesce ad evitare i delitti dei suoi figli.
</div >